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Teoria di Dow

    In questa guida vedremo cos’è un’analisi tecnica e qual è la Teoria di Dow. L’analisi tecnica ha lo scopo di studiare la dinamica dei mercati, utilizzando grafici ed indicatori basati sui dati storici delle quotazioni, al fine di determinare i movimenti futuri dei mercati.

    Mentre l’analisi fondamentale dei mercati si basa essenzialmente sullo studio dei fattori economici che possono determinare le variazione di prezzo dei titoli quotati, l’analisi tecnica non tratta questi temi, perché si presume che i fattori fondamentali siano già presenti nelle indicazioni di prezzo dei titoli.

    L’analisi tecnica trae le sue origini dalla cosiddetta “Teoria di Dow“, che si riferisce ad una serie di articoli pubblicati da Charles Dow (uno dei creatori dell’indice Dow Jones) sul Wall Street Journal all’inizio del secolo scorso. In sintesi, la teoria si articola in una serie di leggi che riportiamo nel seguito:

    1. Il mercato sconta tutto. La media dei prezzi del mercato in ogni istante rappresenta la somma della conoscenza degli eventi avvenuti nel passato (immediato o remoto) e delle attese sul futuro.
    2. Il mercato ha tre trend principali: il trend primario, della durata di alcuni anni, è paragonabile all’andamento delle maree; Il trend secondario, che può durare da circa un mese a tre mesi determina delle correzioni o ritracciamenti del trend primario; il trend minore (o di breve termine) dura meno di tre settimane e determina le oscillazioni nel trend secondario.
    3. I trend principali hanno tre fasi: accumulazione, partecipazione pubblica e distribuzione. La fase di accumulazione è determinata dall’ingresso nel mercato degli investitori “istituzionali” (gli operatori del settore e gli investitori informati). La fase di partecipazione pubblica è quella in cui i prezzi iniziano a salire, aumentano i volumi degli scambi e migliorano le notizie economiche. La terza fase, si verifica quando si moltiplicano le notizie positive, i prezzi salgono velocemente, i volumi degli scambi aumentano ancora e la partecipazione del pubblico è al massimo. In questa ultima fase gli investitori informati escono dal mercato.
    4. Gli indici si confermano gli uni con gli altri. Affinché un trend di mercato sia confermato è necessario che tutti gli indici si muovano nella stessa direzione. Possiamo trovare vari esempi osservando l’andamento degli indici settoriali e confrontandoli con l’andamento del S&P500. In questo periodo, ad esempio, è importante monitorare l’andamento del settore bancario rispetto all’S&P500.
    5. I volumi devono confermare i trend. I volumi devono aumentare nella direzione del trend principale. Se siamo in un rialzo dei mercati, i volumi aumenteranno al crescere dei prezzi. Viceversa diminuiranno al decrescere dei prezzi.
    6. Un trend perdura fino a che non si verifica un segnale chiaro che ne determina l’inversione. Questa legge è paragonabile al principio d’inerzia della fisica. I movimenti dei mercati tendono a durare nel tempo fino a che non si verificano condizioni avverse o fino a quando dura la loro spinta iniziale.

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