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Fare soldi con le Opzioni Binarie, Esempi e Differenze tra CFD e Forex

    L’ambito delle opzioni binarie è ricco di definizioni ed espressioni inglesi (l’idioma anglosassone è uno dei più utilizzati nei vari mercati azionari mondiali) pertanto sarà capitato a molti trader di sentire o leggere il modo di dire “in-the-money”, che tradotto letteralmente significa “nei soldi”, ma possiamo renderlo con il concetto di “essere in attivo” o “aver realizzato un profitto”. Queste semplici parole spiegano sinteticamente il modo in cui è possibile realizzare guadagni con questo strumento di trading online: per fare soldi con le opzioni binarie, occorre essere “in-the-money”. Vediamo qui nei dettagli come funziona questo meccanismo di rendita.

     

    Differenza tra Opzioni Binarie, CFD e Forex

    A differenza del trading con i CFD o con le operazioni sulle coppie valutarie nel Forex, con le opzioni binarie il guadagno non è determinato dalle strategie di compravendita nei mercati, bensì dalla correttezza di una previsione circa il comportamento delle quotazioni di un asset entro una precisa scadenza. Come si può ben capire, questo strumento si differenzia dagli altri per la sua intrinseca semplicità ed immediatezza d’uso, soprattutto nella modalità di speed trading, funzione che consente di ottenere risultati nel brevissimo termine. Qui di seguito illustriamo due semplici esempi che spiegano come si possono ottenere dei profitti con le opzioni binarie di base, operando con due diverse tipologie di scadenze, a breve e a lungo termine.

     

    Esempi

    Ipotizziamo di voler investire 100 euro sul titolo del club calcistico del Manchester United (per chi non lo sapesse, anche le squadre di calcio possono essere quotate in Borsa). Da fonti attendibili, riusciamo a sapere che il general manager della società diffonderà delle importanti notizie durante la conferenza stampa delle ore 12:00, annunciando un doloroso taglio del capitale societario, fattore che si ripercuoterà sicuramente nel titolo del club. A seguito di questa informazione, impostiamo un ordine di 100 euro con l’opzione di tipo “basso” con la modalità “60 secondi” a partire dalle 12:59 (il rendimento previsto è del 90%).

    Subito dopo la conferenza, ossia alle 12:45, il titolo inizia inesorabilmente a scendere. Alle ore 12:59 si colloca a quota 18,99, mentre un minuto dopo scende ulteriormente al livello di 18:50. Ecco quindi che alle ore 13:00 avremo incassato il nostro guadagno di 90 euro. L’ipotetica strategia che abbiamo adottato si basa su una informazione sicura circa il ribasso di una quotazione. Tuttavia, con le opzioni binarie non si può mai essere sicuri al 100% circa lo sviluppo dei valori azionari, ed esiste sempre un fattore di rischio: anche in un trend ribassista, come nel nostro caso, l’andamento del valore di un asset non è mai lineare, bensì segmentato, con forti oscillazioni verso il basso alternate a brevi correzioni verso l’alto.

    Vediamo qui un altro esempio con le opzioni binarie di tipo “alto” a lungo termine. Immaginiamo che il presidente della Banca di Tokyo decida di alzare i tassi d’interesse, scelta che provoca di solito reazioni positive nella Borsa nipponica. Poichè tali eventi si ripercuotono nel medio-lungo termine (anche nell’arco di un’intera giornata o per un intera settimana), vogliamo essere certi del nostro guadagno ed invece di scegliere l’opzione dello speed trading, privilegiamo un’opzione “alto” con scadenza di 10 ore sull’asset del Nikkei 225, un indice che rispecchia l’andamento della Borsa. Come si può notare, ogni combinazione di opzione binaria, asset e scadenza varia a seconda della strategia adottata, per cui è sempre utile avere una profonda conoscenza dei mercati e degli strumenti da utilizzare.

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