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Legge della Domanda e dell’Offerta

    Legge della Domanda

    Definiamo questo articolo un elemento fondamentale dell’atto di compravendita: la domanda di un bene; essa esprime la quantità di un bene che si intende acquistare ad un determinato prezzo.

    È evidente che la domanda è uno dei due elementi fondamentali che danno vita al mercato, l’altro è l’offerta che analizzeremo negli articoli successivi. La domanda può essere individuale o collettiva.

     

    Domanda individuale e domanda collettiva

    La domanda individuale esprime il comportamento che induce il consumatore a comprare un determinato bene ad un prezzo conveniente per soddisfare un bisogno personale.

    Per domanda collettiva, invece, si intende l’insieme delle singole domande individuali di una definita collettività.

    Ad esempio, il bisogno di acquistare un computer rappresenta la domanda individuale, rispetto al bene computer, di una persona. La domanda collettiva di computer, invece, esprime la somma di tutte le domande individuali di computer riferite, ad esempio, al nostro Paese, in un determinato periodo di tempo.

     

    L’andamento della domanda

    La domanda di un bene è influenzata da una serie di fattori. Tra questi fattori quello determinante è rappresentato dal prezzo; per meglio analizzare questa reciproca influenza tra una domanda di un bene ed il suo prezzo utilizzeremo le seguenti tabelle; nelle stesse sono riportati i valori della domanda del bene (il pane) del consumatore (Paolo).

    Prezzo del pane al Kg (in Euro) Domanda di Paolo (in Kg)
    1 8
    2 7
    3 6
    4 5
    5 4
    6 3
    7 2

    Come abbiamo visto il comportamento di Paolo sarà influenzato dalla legge dell’utilità marginale decrescente secondo la quale addossi sempre più elevati di un bene corrispondente un’utilità, per Paolo, sempre minore. Se consideriamo insieme con Paolo anche altri individui come ad esempio Piero, Antonio, Anna rispetto al loro consumo del bene (il pane) come se fossero tutti gli individui di un’intera collettività possiamo considerare l’andamento della domanda collettiva come la somma delle singole domande individuali rispetto allo stesso prezzo del bene.

    Prezzo del pane al Kg (in Euro)

    Domanda Collettiva (in Kg)

    1

    80

    2

    70

    3

    60

    4

    50

    5

    40

    6

    30

    7

    20

    Come si può facilmente osservare, gli andamenti della domanda, cioè quella individuale e quella collettiva, sono decrescenti. Questa legge viene definita nel seguente modo: la domanda individuale (e collettiva) di un bene tende a diminuire accrescere del prezzo del bene e, viceversa, tende ad aumentare al diminuire dello stesso prezzo.

     

    L’elasticità della domanda

    Abbiamo visto che i beni sono legati, rispetto alla quantità, in modo inverso rispetto al loro prezzo; questa legge, per i beni di prima necessità, determina un tipo di domanda che, in economia, viene definita rigida.

    La rigidità della domanda è la misura della variazione della quantità domandata in rapporto al variare del prezzo; ad esempio, se un bene come la pasta subisce un aumento di prezzo la domanda subirà una leggera diminuzione; questa piccola variazione definisce la domanda del bene di consumo (la pasta) come rigida.

    Nel caso di beni di consumo destinati soddisfare bisogni secondari, invece, la domanda sarà elastica. L’elasticità implica che quando questi beni aumentano di prezzo, il loro consumo diminuisce in modo considerevole.

    Sono beni e domanda rigida i beni di consumo destinati alle necessità primarie degli individui: pane, pasta, carne, frutta; allo stesso modo su una domanda rigida i beni di gran lusso come i gioielli, le pellicce, le barche, in quanto sono da un lato beni rifugio e dall’altro sono utilizzati da persone molto facoltose che non cambiano le loro abitudini di vita e quindi possono acquistare questi beni anche se gli stessi subiscono forti aumenti di prezzo.

     

    Legge dell’Offerta

    Come per la domanda, anche l’offerta di un bene segue un andamento particolare: rettilineo e crescente; l’offerta di un bene è definita come la quantità del bene che i produttori dello stesso sono disponibili a tendere ad un determinato prezzo.

    Anche l’offerta di un bene viene considerata nella forma aggregata così da rappresentare l’offerta collettiva; l’offerta collettiva di un determinato bene è la somma delle singole offerte fatte da tutti i produttori di quel bene in riferimento ad un dato Paese è riferita ad un certo intervallo di tempo.

    Possiamo definire così la legge dell’offerta: la quantità di un bene venduta aumenta con l’aumentare dello stesso prezzo e diminuisce se il suo prezzo diminuisce. A parità di tutte le altre condizioni di mercato, così come anche per la domanda, l’offerta di un bene è qui considerata soprattutto rispetto due fattori determinanti: la sua quantità ed il suo prezzo. Tra questi due fattori la legge dell’offerta dimostra che esiste una strettissima interdipendenza e che la stessa è definita diretta o crescente.

     

    L’elasticità dell’offerta

    Come per la domanda anche l’offerta di un bene può essere considerata rispetto alla sua elasticità; si definisce elasticità dell’offerta di un bene la variazione prodotta da un aumento o da una diminuzione del prezzo sulla quantità del bene prodotta.

    L’offerta può essere elastica o rigida; è elastica quando modesto aumento di prezzo del bene determina un aumento consistente della quantità del bene prodotto; l’offerta è definita rigida quando l’aumento o la diminuzione del prezzo non incide in modo significativo sulla quantità di bene prodotta.

    A differenza della domanda, per l’elasticità dell’offerta bisogna considerare non il tipo di bene che si produce ma altri fattori quali la capacità di adattare i macchinari all’aumento della produzione, il ricorso al lavoro straordinario dei lavoratori per poter sopperire a richieste più o meno repentine dei beni.

    Ad esempio, un imprenditore che produce pane si trova di fronte ad un aumento del prezzo dello stesso, per la legge dell’offerta deve aumentare la quantità di pane prodotta. Nel breve periodo potrà sopperire a questo aumento di produzione chiedendo i propri operai di fare delle ore di straordinario per fronteggiare l’aumento di produzione; lo stesso imprenditore dovrà poi aumentare i macchinari ed assumere altri operai per poter adeguare la propria produzione alla richiesta del mercato.

     

    Il rapporto tra domanda ed offerta

    Abbiamo visto in modo separato il comportamento del mercato dei beni dal lato della domanda e dal lato dell’offerta. Analizzeremo ora sia il comportamento del produttore che quello del consumatore.

    La legge della domanda dell’offerta prende in considerazione un parametro fondamentale: il prezzo, e considera come esso varia al variare della domanda ed al variare dell’offerta di un determinato bene. In altre parole, secondo la legge della domanda e dell’offerta il prezzo di un bene aumenta l’aumentare della domanda e diminuisce al diminuire della stessa; allo stesso modo il prezzo di un bene diminuisce all’aumentare dell’offerta ed aumenta al diminuire della stessa.

    Bisogna fare un’opportuna distinzione in quanto per la legge della domanda e dell’offerta, come abbiamo accennato, viene preso in considerazione il prezzo come variabile dipendente rispetto sia la domanda che all’offerta di un determinato bene.

    Ad esempio, se i consumatori di pane chiedono di comprare una quantità maggiore del pane disponibile i produttori del pane né aumenteranno il prezzo; allo stesso modo i produttori di pane davanti una scarsa richiesta del bene pur di non rimanere con il loro prodotto invenduto, diminuiranno il prezzo dello stesso. Questo comportamento sarà messo in atto anche dai produttori in quanto se scarseggia la farina (ingrediente fondamentale per il pane) aumenteranno il prezzo del pane, così come diminuiranno il prezzo dello stesso se il prezzo della farina diminuirà in modo consistente.

     

    Il prezzo e l’equilibrio del mercato

    Il prezzo è la quantità di unità monetaria che occorre per acquistare un determinato bene; ad esempio, un libro che al prezzo di € 30 è definito dal numero (30) di unità monetarie (euro) necessarie per acquistarlo.

    Il prezzo è anche definito come il risultato dell’incontro tra chi produce e chi consuma. Per risultato dell’incontro si intende la soddisfazione reciproca, l’accordo che trovano, rispettivamente, produttori e consumatori per produrre e consumare un determinato bene.