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10 Errori da Non Commettere con il Forex parte III

    I 10 errori da non commettere con il Forex – parte III

    Errore # 6: cercare di rifarsi a tutti i costi delle perdite

    Eccoci arrivati ad uno degli errori più classici del trading con il Forex: non accettare di chiudere la giornata con un passivo. Come si è visto, il trader non è un robot privo di sentimenti, e le emozioni giocano un ruolo preponderante nelle negoziazioni. Stiamo gestendo dei soldi ed è naturale associare il profitto a sogni, desideri e progetti.

    Se il panico, la paura e l’incapacità nel gestire dei rischi e tollerare le pressioni delle perdite sono nemici dichiarati del trader, ancor di più lo è un’altra componente emotiva: il suo orgoglio. Specie se si opera seguendo un approccio di tipo strategico, sarà fisiologico incorrere in inevitabili passivi. Lungi dal dover essere considerati alla stregua di cocenti sconfitte, questi potranno essere ripianati nel lungo termine, per cui sarebbe controproducente intestardirsi in avventate operazioni con lo scopo di chiudere il bilancio giornaliero in attivo a tutti i costi. Nella maggioranza dei casi, questo atteggiamento conduce proprio all’effetto contrario, ossia aumentare le perdite e, insieme ad esse, il senso di frustrazione e di impotenza di fronte agli eventi.

     

    Errore # 7: eseguire più ordini allo stesso tempo

    Nel Forex si opera investendo sui cross, o coppie di valute. Ogni combinazione presenta delle caratteristiche particolari, il cui studio richiede tempo ed attenzione, e ci si può specializzare nel trading dei nostri cross preferiti. I trader ancora inesperti tendono ad aprire posizioni contemporaneamente su più cross, con l’intenzione di realizzare maggiori profitti, ma non tengono in conto che amministrare ordini molteplici comporta abilità particolari. All’inizio dell’esperienza di trading è quindi raccomandabile limitare le operazioni e seguirle con attenzione, fino a quando ci si sentirà più sicuri nel gestirne un numero superiore.

     

    Errore # 8: allontanarsi dall’interfaccia per ore senza aver impostato ordini con il trading automatico

    Il trading automatico consente di impostare degli ordini, basati su determinati parametri, che verranno eseguiti automaticamente dalla piattaforma. Parliamo in questo caso di entry limit, entry stop, oco (one cancels the other), operazioni che aprono o chiudono una posizione su un cross allorquando le valute raggiungono delle precise quotazioni. Questa opzione presenta l’utilità di poter gestire le operazioni senza dover essere necessariamente presenti di fronte all’interfaccia. Ovviamente questo approccio implica la definizione di una strategia sviluppata con cognizione di causa. Il trader che, per mancanza di tempo o motivazione, si allontana dalla piattaforma tenendo aperte le sue posizioni senza aver selezionato queste funzioni può incorrere in continue perdite. La sorpresa a fine giornata sarà piuttosto amara.

     

    Errore # 9: farsi scoraggiare facilmente

    Oltre a nervi saldi, un buon trader deve possedere costanza, una certa dose di coraggio per tollerare i rischi e soprattutto forza d’animo. Un trading costantemente roseo, privo di incidenti e di sessioni negative è inimmaginabile, ed occorre quindi aver fiducia nelle proprie capacità e nelle strategie delineate. É infatti molto alta la percentuale di trader che abbandona il Forex dopo aver perso rapidamente il deposito iniziale, seppur esiguo. Più ci si affida alla fortuna e all’improvvisazione (e meno all’approccio metodico) e più aumenta lo scoraggiamento.

     

    Errore # 10: non sviluppare strategie di money management

    Ultimo ma non meno importante, il money manegement, ossia la gestione del patrimonio, è un’attività essenziale: da questa dipende infatti l’orizzonte temporale del trading. Investire degli importi in maniera casuale, senza considerare il medio e lungo termine, porterà infatti ad un prosciugamento immediato del nostro deposito. Per gestirlo meglio, ad esempio, i trader più esperti consigliano di piazzare un ordine il cui importo non superi il 5% del deposito totale, cosicché, in caso di perdita, si potrà disporre di liquidità sufficiente per continuare con le negoziazioni.

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